RESEARCH AREA primavera/estate 2022
Editoriale
Edizione 88
08.02.2021
a cura di Angelo Figus e Nicola Miller
NEW NEW
Quello che è successo nei mesi scorsi ci ha cambiati profondamente.
Non sono sporadici gli effetti del lock-down, profonde riflessioni condizioneranno le nostre azioni e il nostro modo di vivere nei prossimi anni. La storia ha semplicemente accelerato un processo di cambiamento che era già in atto e che oggi diventa attuale. Abbiamo sperimentato il lavoro agile, l’invasione dello spazio privato - che è stato reso pubblico - l'ossessione dell'igiene, l’isolamento nel contempo della sovraesposizione. Siamo stati gratificati o penalizzati dalla possibilità di un giardino, di un parco, di una campagna. Le priorità si sono ribaltate. Per cambiarci.
Nel primo tema scopriremo la natura come nuovo e antico criterio di ricerca del benessere, dell’armonia, della felicità e dell’equilibrio. Dalle superfici degli oggetti agli spazi abitati, condivisi dentro e fuori casa, il nostro bisogno di respirare e socializzare porterà l’abitazione a diventare un giardino e le città - le piazze soprattutto – diventeranno luoghi selvaggi dove socializzare, andare a scuola, lavorare. All’aperto. La distanza tra le persone sarà nuova vicinanza in luoghi salubri e lussureggianti, diventerà contatto tra le persone, con la natura e nella natura, farà crollare qualche barriera imposta e qualche regola che vige nei luoghi affollati. La natura sarà garante dell’equilibrio messo in discussione del nuovo dilemma esistenziale: stare vicini fisicamente e tenere le distanze per salvaguardare la propria salute. Il concetto di distanza sarà dominante; distanza che si accorcia tra natura e civiltà e distanza da mantenere per la nostra salute. 
Questo tema  parla della Natura e della sua abilita’ di  insinuarsi in modo benevolo nei vari tessuti urbani che costruiamo, modificando e ammorbidendo le superfici, rendendole piu’ vicine alla nostra tattilita’ umana.
Questo processo quasi osmotico si riflette nei filati fini e medi che noi chiamiamo basici, modificando le loro caratteristiche tipiche, dando delle alternative alla loro classicita’ ma non interferendo nella ricerca di consolidare i requisiti per poter chiamarli sostenibili. Si tratta di tinture naturali che addolciscono lini crespi, coperture di pellicole trasparenti in  amido che rafforzano viscose scivolose, l’inclusione di fibre riciclate di nylon o poliestere nelle composizioni di cotoni, lane e sete.

In questo interscambio fra la natura e le materie “man-made “ anche i processi di finissaggio industriale o manuale trasformano le caratteristiche usuali dei filati. L’ imbiancatura sui filati spugnosi in lana o  cotone crea degli effetti tonali marcati di chiaroscuro, la spruzzatura di minuscoli fiocchi di flock sulle viscose lucide conferisce un aspetto impolverato ai fili, la mercerizzazione selettiva sui cotoni fiammati offre un aspetto levigato e un  contrasto tattile in un filato unico.
Durante il lock-down le aziende globali dello sportswear e leisurewear sono cresciute nei fatturati, dimostrando quanto importanti siano la comodità e il training anche in circostanze di grande stasi. La dimensione pubblica e quella privata si incontrano in una nuova manifestazione del sé. L’informalità e la disinibizione saranno nuove cifre stilistiche, il concetto di mezzo busto nell’outfit diventa molto portante. Questo è un tema sperimentale e inaspettato. Gioca con il nudo, con il privato del “sotto” e con i “sopra” più elaborati e preziosi. L’enfasi è nella parte superiore del corpo. L’informalità del gusto domestico diventa sociale e da esibire. Le nostre case si aprono come musei, i nostri guardaroba sono aperti al pubblico, le nostre mise da casa sono esposte apertamente per telefonate in video conference. I motivi domestici di strofinacci, divani, canvas a quadri e a fiori diventano i nuovi eleganti.
I capi che vestiranno le parti inferiori del corpo saranno realizzati con dei fili semplici come il cotone, il modal, il lino, il poliestere e il poliammide. Poi, ispirandosi alle varie proprieta’ di  oggetti domestici o alla tattilita’ del  corpo, questi filati saranno trasformati ed arricchiti diventando protagonisti anche nelle maglie preziose che vestirano l’importante parte superiore della silhouette.

Il cotone  e’ trattato  con un finissaggio smaltato rendendolo simile alla porcellana, ultra liscio al tocco ed illuminante nei toni.
Il modal interpreta la morbidezza della pelle umana in carezzevoli strutture arrotondate, la sua coloritura e’ finemente ombrata.
Il lino subisce un finissaggio vinilico satinato trasformandolo in un filato extra modellabile con la possibilita’ di essere plasmato in punti plissettati e sculturali.
Fili di  poliestere si rimpiccioliscono diventando finissimi filamenti lucenti che rispecchiano dei capelli splendidamente pettinati.
Il poliammide si muta diventando trasparente, riflettente, capace di diffondere piu’ rifrazione di colore.

La trasparenza e’ fondamentale in questo tema e si manifesta sia in reticelle che assomigliano al tulle utilizzando finissimi filati sintetici semi rigidi o filati naturali come la lana crepe o il voile di cotone, per creare delle garze delicate.

Essenziali sono i filati stretch sottili in viscosa che sono impiegati per realizzare le maglie che aderiscono al corpo, sostituendo l’involucro corporeo che e’ la pelle stessa. Sono lucidi o opachi, morbidi, talcati, granulosi, leggermente pelosi, porosi, macchiati, puntinati -rappresentano la varieta’ di  pelle umana esistente.
Siamo fatti per guardarci, toccarci, sentirci. Il mondo non è un contenitore asettico ma uno splendido terreno di gioco e sperimentazione. La psicosi dell’isolamento, della distanza, del disinfettarci le mani, assumeranno nella prossima stagione toni più distesi e declinazioni più gioiose e divertenti. In particolare l'ossessione per la pulizia, il detergente, il disinfettante, avranno una declinazione più colorata e sperimentale. I colori dei detersivi, dei flaconi, delle superfici, delle spugnette, diventeranno nuove superfici di maglia che giocano con uno streetwear molto positivo e ottimista, colorato e giovane. Tutto è nuovo e ottimista in questo tema, come le grandi aspettative generate dall’apertura di un oggetto nuovo e fiammante, appena comprato in un negozio, che metteremo per la prima volta. Niente sarà in questo tema preloved, preused, pre...
Brand New, nuovo di zecca, la busta stessa trasparente sarà integrata al capo, che risulterà lucido e fiammeggiante, packaging sottovuoto e imbottiture pressate prenderanno vita all’apertura della busta. Una moda leggera, ma molto presente.
In questo tema le fibre sintetiche dominano, anche quando sono mischiate a delle fibre  naturali, dando una tecnicita’ alle composizioni e un aspetto molto contemporaneo alle superfici.

Questi fili di poliammide e poliestere sono declinati in vari modi per offrire delle tattilita’ diverse.
Ispirandosi alla viscosita’ e fluidita’ di  liquidi detergenti ci sono  filati lineari, sottilissimi e variopinti per una mano scivolosa ed acquosa.
Sempre finissime sono le costruzioni ritorte per realizzare delle garze trasparenti da elaborare a strati, copiando le reticelle  arricciate usate per la pulizia personale. 
Filati fiammati in tencel ripropongono la cremosita’ delle creme igenizzanti prestandosi alla formazione di morbide pieghe ondulate nella maglia.
I filati boucle’ sono realizzati in modo variabile, molto aperti e fini, diventando leggerissimi, impalpabili, imitando l’effetto arioso delle bolle di sapone.
L’elasticizzato si lavora in micro punti bucherellati. Unificando piu’ teli dello stesso punto si crea una maglia spessa ma leggera che assomiglia ad un tessuto spacer tecnico.
Tubolari  lisci e semi lucidi si gonfiano diventando voluminosi come  le forme arrotondate dei  flaconi dei detersivi.