LINK.
Il tema del nuovo Spazio Ricerca
Editoriale
Edizione 98
22.05.2025
Link, main theme del nuovo Spazio Ricerca, curato da Angelo Figus insieme a Carrie Hollands (direzione maglia e filati) e Manuela Sandroni (coordinamento generale) - è un viaggio liquido nella storia dei segni e dell’inchiostro che, come primordiale forma d’arte, arriva ai giorni nostri e si proietta verso il futuro.

Link è la connessione all’ancestrale, la relazione con il presente, il transfer verso il futuro, il legame indissolubile tra genti, epoche, ere. I primi tatuaggi risalgono a circa 5000 anni fa; i disegni venivano eseguiti con scopi terapeutici, sociali, magici o semplicemente estetici. Le prime tracce di tatuaggi risalgono alla preistoria, con esempi che suggeriscono una pratica diffusa in diverse culture antiche. Con il passare dei secoli, il tatuaggio si è diffuso in varie culture, assumendo significati diversi a seconda del contesto storico e sociale. Nel corso dei secoli, ha subito trasformazioni, passando da pratiche con significati spirituali, terapeutici o sociali a forme d’arte più decorative e personali. Un viaggio dalla tradizione più ancestrale ai nuovi maestri contemporanei. A questi codici visivi è dedicato il prossimo Pitti Filati, che esplorerà e interpreterà i nuovi segni e disegni dei nostri tempi.
PRIMAL LINE
Questa cartella nasce come omaggio all’arte dei tatuaggi tradizionali più antichi, quelli che non erano ornamento, ma linguaggio. Incisi con strumenti essenziali – legni temprati dal fuoco, punte d’osso, pietra o canne di bamboo intagliate – quei segni raccontavano origini, protezioni, passaggi.
La pelle diventava mappa e memoria. Così anche il colore non era scelta decorativa, ma gesto rituale. Ogni tonalità di questa palette porta il peso simbolico di quei tratti: le sfumature morbide e carnali richiamano il colore della pelle segnata dal sole e dalla vita. Tinte che evocano il corpo come prima tela, come territorio sacro su cui incidere il proprio destino. Sono toni che parlano di legame con la terra, di radici profonde e di cicatrici consapevoli. Toni caldi che rimandano al sangue, alla linfa, alla vitalità che scorre sotto pelle. In molte culture antiche, il tatuaggio era atto di coraggio, protezione o offerta.
OLD SCHOOL
Questa cartella trae ispirazione dall’arte dei tatuaggi tradizionali americani, eredità visiva e simbolica che approdò sulle coste occidentali attraverso le rotte tracciate dai marinai. Questi segni, profondamente radicati nelle tradizioni polinesiane, furono reinterpretati nei porti americani diventando l’anima ruvida e romantica di una generazione in viaggio. Negli anni ’50 i tatuaggi venivano realizzati con macchinette a bobina, aghi saldati a mano e inchiostri spesso mescolati artigianalmente. I contorni netti e le campiture piene richiedevano precisione e forza. Artisti leggendari come Sailor Jerry, Brooklyn Joe Lieber e Owen Jensen portarono questa pratica a nuovi livelli, codificando un linguaggio visivo fatto di cuori, ancore, sirene e rondini: simboli semplici, ma profondamente narrativi.
Questa palette vuole restituire la forza, la malinconia e l’intensità di quei segni. Le sfumature azzurre, fresche e vibranti, richiamano il colore del mare aperto e dei cieli infiniti sopra la testa dei marinai. Simboli come l’ancora o la rondine venivano tatuati per proteggere, per ricordare il ritorno, per affermare la propria appartenenza al mare.
META VISION
La cartella è ispirata all’immaginario dei tatuaggi contemporanei più audaci e concettuali: opere astratte, metafisiche, iperdettagliate, che trasformano la pelle in superficie artistica e meditativa. Non più soltanto simboli, ma paesaggi interiori. Tracce dell’inconscio, architetture del pensiero, visioni sospese tra il sogno e la materia.
Ogni colore di questa cartella dialoga con questa nuova sensibilità: tonalità che richiamano la presenza consapevole, la lucidità mentale. Evocano illuminazioni, atti di comprensione, simboli alchemici. I grigi minerali, grezzi ma eleganti, rappresentano il contrasto tra materia e spirito. Toni che suggeriscono staticità apparente e movimento interno. Richiamano il corpo come roccia, superficie dove il pensiero prende forma. Le sfumature floreali e primaverili, fresche ma astratte, rappresentano il risveglio di una dimensione emotiva.