Pitti Filati 86: interviste ai buyer
News
Edizione 86
11.02.2020
Alicia Rhodes e Samantha Quiroz, Product Development Manager e Designer di AETHER APPAREL (Stati Uniti):
Questa è la nostra prima volta a Pitti Filati. La fiera è fantastica, in tutti gli stand si percepisce una grande creatività già dal layout degli spazi, realizzati in modo sempre innovativo. Ma non solo: ogni maglificio è preparato su tutto, abbiamo ricevuto una risposta a qualsiasi domanda e vorremmo complimentarci per l’alta qualità e competenza della fiera. Abbiamo incontrato aziende e designer provenienti da tutto il mondo, lo show è davvero internazionale e un’ottima opportunità di scambio e di confronto. Tra le sezioni che ci sono piaciute maggiormente, lo Spazio Ricerca: Yarns United è uno spazio interattivo ed è stato davvero di grande ispirazione. Molto bella anche la sezione dedicata alla sostenibilità, un tema sempre più attuale e ormai assodato nel panorama delle tendenze.

Darci Hamilton, Production Manager di ECOLOGYST (Canada):
Davvero una bella energia. Le persone sono disponibili, la fiera è creativa e offre una grande varietà di nuove tecnologie. Ho scelto di partecipare perché abbiamo una serie di nuovi progetti da sviluppare, stiamo valutando la possibilità di iniziare a produrre in Italia e la fiera ci è sembrata un’ottima opportunità per valutare pro e contro, ricevere i primi feedback e instaurare delle partnership. Sono molto soddisfatta dei risultati raggiunti.
 
Julia Seregina, Co-founder di JULIA SEREGINA (Stati Uniti):
Partecipo a Pitti Filati già da tre edizioni e ogni volta è sempre emozionante. La trovo davvero una fiera di grande ispirazione, con proposte sempre nuove e up-to-date. Da Mosca ho trasferito il mio brand a New York, le mie esigenze sono cambiate ma in fiera riesco sempre a trovare quello che cerco: forse è per questo che scelgo ogni volta di trascorrere tre giorni interi a Pitti Filati, voglio avere il tempo per vedere tutto. La definirei una vera e propria community di ‘fanatici’ della maglieria, una famiglia davvero professionale e competente del mondo del knitwear. Il design è sempre curato nei minimi dettagli e non dimentichiamoci che siamo in Italia: l’atmosfera italiana è la migliore, insieme a quella di New York.
 
Anna Selyanina, Designer e Art Director di LARISA SELYANINA (Russia):
Pitti Filati è una vera e propria community di professionisti della maglieria, una sorta di celebrazione del knitwear dove le persone sono aperte e condividono idee e nuove tecnologie. La trovo una fiera unica nel suo genere per tre motivi: lo Spazio Ricerca è importantissimo, ci ho trascorso un’intera giornata per approfondire tutte le tendenze e le ispirazioni suggerite, l’esibizione delle bandiere è un’opera d’arte; la manifestazione è un’opportunità per incontrare le aziende produttrici, ho tanti obiettivi e poter vedere in un unico momento così tante alternative è davvero utile. Infine, partecipano alla fiera i professionisti di tutta la filiera, addetti del settore con una conoscenza specifica del mondo dei filati. Ancora, la sua organizzazione e il design sono curati e innovativi.

Giulia Bastiani, Knitwear e Jersey Designer di JIL SANDER (Italia):
Pitti Filati è la migliore fiera a livello internazionale per il mondo dei filati e della maglieria, le sue proposte sono sempre valide e la sua organizzazione buona ed accogliente. Molto interessante Vintage Selection al Padiglione Cavaniglia, con tantissimi espositori e capi eccezionali.
 
Barbara Bobbio, Direttore Produzione Maglieria di YVES SAINT LAURENT (Francia):
Pitti Filati è un appuntamento fisso per me. La filiera della maglieria è sempre più complessa per tutta una serie di motivazioni legate per esempio alla tracciabilità e all’eticità, e la fiera rappresenta un punto d’incontro con tutte le aziende legate alla produzione non solo italiana ma internazionale. Vogliamo un contatto diretto con le filature e con tutti i nostri partner e Pitti Filati ne incarna il perfetto crocevia, oltre ad essere una vetrina importante per i nostri progetti futuri. La fiera è fruibile e ben organizzata. Il mondo dei filati è da sempre connesso alla natura e sono convinta che la direzione verso una moda sostenibile sia quella giusta.
 
Echo He, Knitwear Designer di SHENZEN ELLASSAY FASHION CO (Cina):
È la prima volta che partecipo a Pitti Filati, una delle fiere più importanti del mondo per i knitwear designer. In Cina abbiamo diverse manifestazioni ma nessuna è così completa e dettagliata: qui ho scoperto moltissime nuove tipologie di filati e di lavorazioni e ho stretto già alcune partnership importanti. Lo Spazio Ricerca è davvero stimolante e trovo Sustainable un progetto importante: quello della sostenibilità è un tema che vedo già strutturato in Italia, mentre in Cina ancora non è così. Mi impegnerò a valorizzare al massimo questo aspetto anche nel mio paese. In fiera ho trovato una grande varietà di filati riciclati davvero interessante. La nostra compagnia ha sei diversi brand nel mondo, quello che cercavo era qualcosa di elegante e luxury e ho trovato diverse proposte.

Dushane Noble, Design Director for Knitwear di Theory (Stati Uniti):
Mi sono piaciute molto la direzione artistica e l’atmosfera di questa stagione. Audaci ma semplici, come credo sia l’esperienza che si è vissuta in fiera. La manifestazione si è evoluta: è bello vedere sempre più maglifici che percorrono la strada del digitale. Mi è piaciuta molto anche la sfilata degli studenti: è sempre stimolante vedere cosa stanno facendo. La sostenibilità sembra essere la tendenza più diffusa, ma sono contento che stia diventando la norma piuttosto che un’opzione.